jueves, 25 de febrero de 2010

Realtà l’Associazione giovani AGIV


Esiste ed è una importante realtà un’associazione operativa tra giovani italo-venezuelani, che si chiama AGIV. Un gruppo di giovani di varie città del Venezuela – Giovanni “Johnny” Margiotta (Maracaibo), Jesus Caeiro (Caracas), Sandra Lombardo (Los Teques), Santina Fonzo (Maracaibo), Filomena Mauriello (Maracay), Silvia D’Ambrosio (Punto Fijo), Giordano D’Aquaro (Barquisimeto), Diana Paternó (Guanare), Silvana Siniscalchi (Caracas), Flavio De Vita (Caracas), Gianni Camporota (Maracaibo), Rosalia Bandini (El Tigre), Daniel Conte (Barquisimeto), Fabiola D’Ambrosio (Cabimas), Rosalba D’Agostini (Ciudad Ojeda), Mario Camporota (Maracaibo) – dopo una serie di riunioni su tutto il territorio, ha dato vita all’Associazione Giovani Italo Venezuelani (AGIV), con lo scopo di unire la maggior parte di coetanei dai 18 ai 35 anni in un sodalizio a livello nazionale, per raccogliere l’eredità di genitori e nonni nell’opera di mantenimento e diffusione dell’italianità in Venezuela.
Nata da un’idea di Giovanni “Johnny” Margiotta – recentemente nominato consigliere del CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) e partecipe di varie assemblee del CGIE in rappresentanza dei giovani in Venezuela – la neonata associazione ha avuto un primo importante incontro istituzionale. Di recente, infatti, i giovani dell’AGIV sono stati ricevuti con calorosa simpatia in Ambasciata a Caracas, dall’Ambasciatore d’Italia Luigi Maccotta, presenti il primo Consigliere Alberto Pieri, il consigliere Paolo Romano, l’Addetto culturale Paolo Mari e il Console generale di Caracas, Giovanni Davoli.
Margiotta ha esposto le motivazioni della nascita dell’AGIV, iniziativa che vuole dare continuità alla Conferenza dei giovani Italiani nel mondo organizzata dal CGIE a Roma, un anno fa, alla quale il 60% dei componenti dell’associazione ha partecipato. Gli obiettivi sono ambiziosi e mirano a coprire ogni settore che maggiormente interessa le nuove generazioni: anzitutto il mondo studentesco, con borse di studio, poi corsi di aggiornamento professionale e di lingua italiana, e così via. Attività che portano all’apertura di nuovi orizzonti nel settore occupazionale, con offerte di consulenza nel campo imprenditoriale. In programma progetti di aggregazione sociale, conferenze, esposizioni d’arte, interscambi con l’Italia, ed altre einiziative. Un necessario capitolo va speso a favore dei connazionali, in particolare verso i giovani italo-venezuelani in stato di bisogno, venendo loro in aiuto a livello assistenziale, occupazionale o di studi.
Compiaciuti i diplomatici, nella considerazione di come il Venezuela sia uno dei paesi al mondo in cui si coltiva maggiormente l’interesse a preservare le tradizioni e il modo di vivere della madre patria, hanno salutato con vivo interesse l’iniziativa. L’entusiasmo con il quale un nutrito gruppo di giovani discendenti si propongono di mantenere viva l’italianità – è stato detto – “fa bene al cuore”.
Di fatto, l’AGIV viene a colmare un vuoto generazionale nell’associazionismo italiano . Per questa ragione la nostra rappresentanza diplomatica ha augurato ai giovani di operare uscendo fuori dagli schemi tradizionali, proiettandosi nel campo professionale ed imprenditoriale.
I giovani, a loro volta, hanno affermato che è intenzione dell’AGIV servire da volano per migliorare la qualità di vita dei connazionali, in particolare dei giovani, cercando i mezzi adeguati per generare le migliori opportunità, con le autorità diplomatiche e con le associazioni, in sinergia con gli enti pubblici e privati, sia italiani che venezuelani. A tale scopo sono state create commissioni di lavoro, da estendere nei vari Stati del Venezuela, con la creazione di gruppi di lavoro in ogni Stato per consentire la partecipazione al maggior numero di giovani con le stesse motivazioni. L’incontro si è concluso con l’ampia disponibilità da parte dei diplomatici e dei componenti il direttivo dell’AGIV di una mutua collaborazione a favore della comunità italo-venezuelana.


Germana Pieri

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