miércoles, 7 de abril de 2010

AD UN ANNO DAL TERREMOTO IN ABRUZZO, LA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ABRUZZESI IN VENEZUELA SI UNISCE AL LUTTO DEI CORREGIONALI


Il 6 aprile del 2009, la notizia del terribile terremoto che ha causato 308 vittime all'Aquila e paesi limitrofi scuoteva nel più profondo dell'anima gli abruzzesi sparsi nel mondo, proprio mentre si accingevano a celebrare la Settimana Santa. Molti sono stati colti di sorpresa nei luoghi di vacanza. Tanti si sono precipitati al telefono per sapere notizie dei propri famigliari o amici in Abruzzo senza ricevere risposta: impossibile comunicarsi in quei giorni...L'angoscia nel vedere le prime immagini in tv, case distrutte, la conta dei morti, i feriti, i primi soccorsi...Nell'impotenza di poter fare qualcosa per dare un po' di sollievo ai 70mila sfollati, molti sono rientrati dalle vacanze anzitempo per organizzare raccolte di fondi tra i corregionali e non solo all'estero. Il mondo intero ha avviato una corsa alla solidarietà senza precedenti. Il sisma dell'Aquila ha segnato un primato di vero spirito di fratellanza e collaborazione a livello internazionale.

E mentre in Abruzzo si cerca di riavviare il motore della vita, della speranza, della rinascita, con fatica, con stenti, soprattutto con tanta dignità e forza di volontà, dall'inizio dell'anno, altri tre terremoti hanno scosso l'umanità: Haiti, Cile e Messico. Tantissimi i morti e i feriti, tantissimi i senzatetto.

Tragedie che ci muovono alla pietà, alla comprensione dell'enormità di una tragedia che può colpire chiunque di noi, in qualsiasi paese del mondo e senza preavviso, che ci fanno riflettere sulla transitorietà del materialismo. Le lotte di potere, le diatribe politiche, la corsa al benessere, tutto perde significato. Ciò che conta alla fine é sempre e comunque l'essere. Ce lo ricorda la Settimana Santa, il Venerdì di Passione, la Domenica di Pasqua. Ogni cosa dopo tanti sacrifici muore, ma c'é sempre una Domenica di Resurrezione.

L'Aquila, una città antica ma giovane e ricca di cultura, cuore dell'Italia e della spiritualità, possa trarre la sua resurrezione dalla Pasqua, con lo stesso spirito di unione e fratellanza, con la stessa solidarietà che ha mosso migliaia di soccorritori da ogni parte d'Italia. Che soprattutto gli abruzzesi possano uniti nel dolore mantenere la comprensione del bisogno dell'altro e mano nella mano possano percorrere lo stesso cammino verso un futuro migliore.

La Federazione delle dieci Associazioni Abruzzesi in Venezuela si unisce al lutto dei suoi conterranei in questo giorno colmo di tristezza, con un abbraccio affettuoso e sincero, con la speranza che la città dell'Aquila ed i paesi circonvicini colpiti dal sisma possano al più presto essere ricostruiti e possano tornare a pulsare con maggior vigore.

Germana Pieri

lunes, 5 de abril de 2010

AUGURI DALL'AQUILA

BUONA PASQUA

PER UNA VITA PIENA DI DOLCEZZE E SORPRESE GRADEVOLI


Perché, come dice Jung, “L’irrazionale ricchezza della vita mi ha insegnato a non rifiutare mai niente, anche se urta contro le nostre teorie oppure si rivela per il momento inspiegabile”.Quando un gruppo inizia un lavoro d’anima, la sua strada si costella di segni sincronici. Dove uno non arriva, arriva l’altro, come guidato. I tasselli si uniscono a formare un disegno comune. C’è una specie di armonia preordinata. E’ il fine che crea l’ordine, la casualità scompare e subentra una organizzazione intelligente. Difficile chiamare questo ‘un caso’. Sembra che parte di noi si muova a un altro livello dove si formano collaborazioni, si crea un lavoro comune. Una volta rivelato, l’infittirsi dei segni sincronici è affascinante e riempie di stupore. Ci sentiamo come inconsci che su un altro piano ‘sanno’. Apparentemente ignoti gli uni agli altri, partecipiamo di un significato comune, dove siamo collegati, guidati e, infine, liberati.

che sia la luce a guidarci
verso un mondo nuovo
in cui l'amore fraterno
verso l'umanità tutta abbia la meglio

Goffredo Palmerini

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