miércoles, 25 de febrero de 2009

VERBENA EN HONOR A "SAN GABRIELE" PATRONO D'ABRUZZO





La Fundación San Gabriele y la Associazione Abruzzesi in Venezuela A.C.
informan a todos los Socios y amigos, que se estará celebrando la
Verbena en honor a “San Gabriele”
el domingo 8 de marzo, a partir de las 11.00 am, en nuestra sede social de Caracas.

La procesión partirá desde nuestra actual Casa Club a las 11.30 am, acompañada por la banda
musical del Colegio Juan XXIII y los niños cantores de Los Teques, para arribar a la capilla de San
Gabriele en donde celebraremos la Santa Misa junto al Padre Zelindo de la Iglesia Pompei y el Padre
Yoel que vendrán este día para acompañar a todos los abruzzeses y amigos a esta manifestación
religiosa que todos los años celebramos.

Como todos los años, contaremos con fuegos artificiales que anunciarán la llegada de la procesión a
la Capilla.

Este año, el espectáculo artístico estará a cargo de la Coral y el Grupo de Danzas de la Casa de Italia de Maracay, organizado por la Sra. Anna Di Giampaolo de la Asociación Abruzzese de La Victoria. Este espectáculo constará de cantos y bailes italianos, repertorio tradicional latino americano y Contemporáneo.

Para los más pequeños, se ha dispuesto de colchones inflables, camas elásticas y muchas diversiones más.

En este día, el Comité de Damas ha dispuesto de una variada gama de platos típicos abruzzeses, como la porchetta, pastichos, etc., además de que podrán degustar de los ricos postres típicos abruzzeses como la pesca, pizzelle y otros…

Corran la voz!!! Todos están cordialmente invitados a la casa de la gran familia abruzzesa en Venezuela… No se pierdan de este fabuloso día en familia!

viernes, 13 de febrero de 2009

Il G8 a Pescara dal 21 al 23 maggio 2009


L'Aquila, 13 feb. - Una delegazione della Farnesina, guidata dall'ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, capo del cerimoniale, ha effettuato a Pescara un sopralluogo preliminare per organizzare la sessione abruzzese del G8, in programma dal 21 al 23 maggio 2009. L'evento sarà riservato ai ministri della Cooperazione e Sviluppo. Tutta la macchina organizzativa è ormai in moto vista la rilevanza dell'evento: la sessione del G8 proietta l'Abruzzo in una dimensione di standard internazionale.
Esattamente un mese dopo ci sarà la solenne cerimonia di apertura dei Giochi del Mediterraneo.

lunes, 9 de febrero de 2009

La bandiera dell'Abruzzo e della FIAA sulla più alta vetta d'Africa

Giusto un anno fa, il 19 gennaio 2008, la bandiera dell'Abruzzo e della FIAA (Federazioni Italiana della Associazioni Abruzzesi) sventolavano sulla più alta cima del continente americano. A portarle sulla vetta dell'Aconcagua (6.652 metri) fu Carlo Di Giambattista, presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana del Piemonte e Valle d'Aosta e Segretario della FIAA, autore di quella grande impresa che, come hanno confermato recentissime e tristi vicende, presentava e presenta oggettive difficoltà.
Nel gennaio 2009, Carlo Di Giambattista ha compiuto una nuova ed esaltante impresa ed è salito sulla cima della più alta montagna del continente africano: il Kilimangiaro. Alle ore 5,33 del 1 gennaio 2009, la mattina di Capodanno, Carlo ha puntato saldamente i piedi sull'Uhuru Peak, in Tanzania, che con i suoi 5895 metri rappresenta il punto più alto del Kilimangiaro, piantando ancora una volta la bandiera dell'Abruzzo e della FIAA sulla vetta più alta dell'Africa.
Festeggiato così un Capodanno davvero originale e sicuramente esaltante, Di Giambattista ha arricchito la sua impresa salendo, quattro giorni dopo, alle ore 5,28 del 5 gennaio 2009, anche sulla Punta Lenana del Monte Kenia che con 4895 metri di altezza è la terza cima del massiccio che sovrasta l'omonima nazione africana.

Appassionato della montagna, questo vastese trapiantato a Torino, pratica da anni questo sport che lo ha portato prima sulle più alte cime dell'Appennino e delle Alpi per poi volare sulla cima più alta del continente americano e questa volta sulla più alta vetta africana. Medico, dirigente di una importante clinica piemontese, Carlo Di Giambattista è Presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte e segretario della FIAA la Federazione che riunisce le Associazioni Abruzzesi in Italia.

L'iniziativa di "piantare" i vessilli dell'Abruzzo e della FIAA sulle più alte cime mondiali è nata da un "progetto" sorto all'interno della nostra Federazione in omaggio al mondo dell'emigrazione abruzzese, e non solo, che trova spunto nel simbolismo della montagna come ideale punto di riferimento dei popoli, tanto più per la gente della nostra Regione dominata dai massicci del Gran Sasso e della Maiella, la montagna madre di tutti gli abruzzesi.

"Sono le montagne, infatti, - afferma Carlo Di Giambattista - una metafora della vita, grandi sacrifici, grandi sforzi, a volte amarezze e a volte tragedie, come purtroppo vediamo in questi giorni, ma poi alla fine la vetta … la nostra vittoria dove più in là, più sù, non si può andare,, dove abbiamo toccato il limite, piccolo o grande che sia. Ed è in questa metafora che riconosciamo ancora più spinto il grande sacrificio dei nostri emigranti, per loro la vita è stata una dura scalata irta di ostacoli, amarezze, tragedie, bufere, cadute ma alla fine molti hanno conquistato la vetta della vita, il riscatto di una vita per i più dura ed umiliata".

Ecco, condividendo queste considerazioni, è nato il progetto della FIAA, tramite la passione e il valore sportivo di Carlo, di dedicare alla nostra gente, emigrata e non, prima l'Aconcagua ed ora la vetta simbolo dell'Africa: il Kilimangiaro.


Domenico D'Amico - presidente FIAA

sábado, 7 de febrero de 2009

La politica si fà spettacolo, ed i cittadini ne pagano le spese


Sono passati già tre anni da quando con una comunicazione, a dir poco gradita l’allora Presidente del CRAM Donato Di Matteo, mise a disposizione la considerevole cifra di 500 mila euro per risolvere il problema dei nostri corregionali indigenti in Venezuela.
La decisione nata dopo aver toccato con mano, in un viaggio qui in Venezuela, le necessità di quella parte della nostra comunità giunta all’età della pensione e con grandi problemi di salute, che seppur minoritaria, presentava disagi e bisogni che andavano in qualche modo risolti.
La parte più sensibile della nostra collettività si mise subito in movimento, si fecero progetti si individuarono soluzioni, si creò una Fondazione che potesse gestire il denaro e si restò in attesa che le promesse si concretizzassero.
A dir il vero per onestà di cronaca l’attesa non fù proprio pacifica e come quasi sempre succede nel mondo dell’ associazionismo, soprattutto qui in Venezuela, i protagonismi di alcuni prevaricarono gli interessi e le finalità di un’iniziativa che andava concretizzata nel più breve tempo possibile.
Si perse molto tempo nel decidere organigrammi e cariche e come spesso succede in questi casi la politica fece nel frattempo scelte diverse, i soldi promessi furono inghiottiti dal buco nel bilancio sanitario, le promesse se pur lodevoli furono considerevolmente ridimensionate.
Nel frattempo i bisognosi, vere vittime di una politica degli annunci facili e dei protagonismi personali, stavano alla finestra a guardare, i problemi aumentavano senza che nessuno potesse dargli risposta e la sfiducia nelle iniziative ufficiali faceva si che la già naturale ritrosia, di queste persone, a denunciare la loro condizione di indigenza diventasse un vero e proprio muro impenetrabile.
Questo è il paese dove qualche anno fa l’allora Ambasciatore Gerardo Garante mandò indietro una considerevole somma destinata dal governo nazionale per i nostri connazionali indigenti giustificando la restituzione dicendo che il consolato non era a conoscenza di casi di italiani in stato d’indigenza.
Sarebbe bastato che qualcuno facesse un giro nei vari “comedor popular” allestiti dall’associazionismo laico e cattolico per rendersi conto di persona di quanto grande fosse invece il bisogno di quei soldi sciaguratamente mandati indietro.
Con queste premesse è facile intuire come possa essere poca la fiducia di chi in stato di necessità resta in attesa di un aiuto che non arriva.
Ma tornando a noi ed al problema dei 500 mila euro non arrivati e ridimensionati in 80 mila in una breve riunione di qualche mese fa in Regione, destinati a stipulare polizze sanitarie per 80 casi di necessità e che rischiano anche questi di restare sulla carta per beghe burocratiche su chi li dovrà gestire.
Non si può più restare in silenzio aspettando che si consumi un altro abuso nei confronti di chi ha bisogno chiediamo uno scatto d’orgoglio da parte di tutta la collettività abruzzese e da chi la rappresenta nelle sue più alte cariche affinchè si metta fine a questa vergognosa diatriba che danneggia solo chi ha bisogno.
Siamo sicuri che alla fine ragionevolezza e buonsenso prevarranno su qualsiasi altro impedimento di tipo politico o amministrativo, ci auspichiamo che le associazioni si facciano protagoniste nell’individuazione dei casi più bisognosi di attenzione.

Gianfranco Di Giacomantonio Maracay – Venezuela

jueves, 5 de febrero de 2009

Cittadinanza italiana. La proposta degli eletti all'estero riaccende le speranze




Si ridiscute lipotesi di una riapertura definitiva dei termini per il riacquisto della cittadinanza da parte dei nostri connazionali allestero non riconosciuti dallo Stato come italiani
Roma - Una nuova speranza per gli italiani all'estero che non sono più in possesso della cittadinanza potrebbe arrivare dalla proposta di legge firmata da ad ampio consenso dagli eletti nella circoscrizione estero in parlamento e discussa questa mattina in Commissione Affari Costituzionali della Camera. Marco Fedi eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, primo firmatario della proposta che già nella precedente legislatura era stata posta all'attenzione del parlamento è convito che sia prioritario il riacquisto della cittadinanza italiana, regolata dalla legge 91 del 1992.
Secondo Fedi, "Gli obiettivi di piena integrazione e partecipazione, che hanno consentito alle nostre comunità di assumere posizioni di rilievo a livello professionale, economico, politico e istituzionale nelle Società di accoglimento, hanno comportato, negli anni precedenti all'entrata in vigore della legge 5 febbraio 1992, n. 91, l'acquisizione per naturalizzazione della cittadinanza del Paese di residenza. Una scelta condizionata dalla necessità di vedere riconosciuti e salvaguardati i diritti civili come l'acquisto della propria abitazione o l'assunzione di un incarico politico oppure di un impiego pubblico". Molti paesi però hanno introdotto norme relative alla doppia cittadinanza successivamente al 31 dicembre 1997 anno in cui terminava il periodo transitorio di richiesta della cittadinanza italiana. "Oggi torniamo a riproporre questa norma - ha detto Fedi- affinché si possa ridare questa opportunità senza limitazioni. In Australia ad esempio La questione si pone con urgenza anche per coloro i quali, nel periodo di vigenza del termine anche volendolo, non erano nelle condizioni di chiederla, pena la perdita della cittadinanza dello Stato di residenza".
La riapertura dei termini, secondo Fedi, "risolverebbe anche il problema posto dai minorenni, ex cittadini italiani, che hanno perso la cittadinanza italiana senza mai esprimere una precisa volontà a causa della naturalizzazione del padre". Per i firmatari della legge è evidente come esista "ancora oggi nell'ordinamento italiano una anacronistica disparità di trattamento tra cittadini, in contrasto palese con i dettami costituzionali che garantiscono pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge senza distinzione di sesso (articolo 3 della Costituzione). Tale discriminazione giuridica si riscontra, in particolare, nei confronti di quelle donne che, emigrate all'estero nel secolo scorso, sono state private della cittadinanza per se stesse e per i propri figli".
Secondo Ricardo Antonio Merlo del Movimento Associativo Italiani All'estero ripartizione America Meridonale "è necessario abolire la norma che non riconosce la cittadinanza italiana ai figli di madre italiana nati prima del 1948, la più grande forma di discriminazione presente oggi in America latina".
"Una piaga - spiega Fedi - che ha letteralmente ingolfato i consolati di tutto il mondo dove questi cittadini italiani non riconosciuti sono costretti ad aspettare anni prima di potervi accedere e per il quale il riconoscimento dello status riaprire i termini per il riacquisto della cittadinanza è condizione morale e etica"..


Francesco Toniolini News ITALIA PRESS

¿QUIEN ES EL GOBERNADOR DEL ESTADO MERIDA?


El Dr. Marcos Díaz Orellana (Medico Otorrinolaringologo, Mayor del Ejército y Locutor), nació en Humocaro alto, Estado Lara, de padres con raíces canarias.
Desde pequeño, su padre Oscar Díaz y sus tios paternos Miguel y Antonio Díaz, le sembraron el espíritu de lucha. Al culminar sus estudios de Bachillerato entra en la Academia Militar de Venezuela y a su vez en la Universidad de Los Andes, pues su gran sueño es el de ser un profesional en el campo de la medicina, para luego servir en las Fuerzas Armadas Nacionales.
Es en la Universidad de los Andes donde conoce a Sandra Agostinelli, compañera de estudios, con alta vocación de servicio. Este espíritu los acomuna y el amor mutuo les hace construir una hermosa vida matrimonial. De la unión nacen Oscar Alejandro y Fabianita.
Al graduarse como médico cirujano, ingresa en la escuela técnica del Ejercito donde egresa con el grado de Sub-Teniente. A la vez estudia idiomas, inglése italiano, y realiza maestrías en el area de Gerencia y Planificación.
Hombre sencillo, luchador social y con una amplia visión de futuro, cumplió labores como Jefe del Servicio Médico en el Batallón Justo Briceño del Estado Mérida, llevándolo a hacer servicio elite en Venezuela. Fue co-fundador del Pabellón Militar Mayor del Ejército (F) Leonardo Gomez Calderòn, así como Coordinador en el Área Médica del Plan Bolivar 2000 en la Zona Panamericana y Valle de Mocotíes.
Se desempeñó como instructor de defensa personal y táctica individual en diversos cursos de seguridad y fué escolta en la Institución Armada.
Como deportista fué miembro del tiro de fusil y pistola del Ejército, además de ser miembro de la Federación Venezolana de Tiro, dejando muy en alto el nombre de nuestro País en competencias nacionales e internacionales y actualmente es miembro de la Asociación Kai-Sendot de Venezuela en el estilo Shito-Riu.
Ocupó diversos cargos de alta gerencia en la Administración Pública del Lic. Florencio Porrar Echezuria, anterior Gobernador del Edo. Mérida, como Director de la Unidad Ejecutora de Proyecto Salud, Director de la Corporación de Salud de Mérida en dos oportunidades y Director de Desarrollo Social. En el 2008 se retira del Ejército con el grado de Mayor y en noviembre del mismo año es electo, por el PSUV, Gobernador del Estado Mérida.
Personaje muy querido y apreciado en todos los ambientes Merideños por su gran empeño en el campo de la medicina y en todos los ambientes sociales, ayudando con generosidad a los más desvalidos y débiles sin distinción de razas, siempre coadyuvado por su amada esposa Sandra, el Dr. Díaz Orellana es apreciado también por los Estudiantes por su vocación pacifista, su visión futurista de desarrollo social a través de intervenciones eficaces en el campo de la economía, impulsor del turismo y defensor del medio ambiente, además de su lucha contra la delincuencia asegurando a la población la seguridad social.
El Gobernador del Estado Mérida, Dr. Marcos Díaz Orellana, y su distinguida esposa, Dra. Sandra Agostinelli de Díaz, forman una joven pareja de gobernantes que seguramente lograrán conducir al hermoso Estado Andino hacia el progreso, la paz y la concordia.
Germana Pieri

miércoles, 4 de febrero de 2009

IL 2009 DELLA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ABRUZZESI IN VENEZUELA INIZIA CON I MIGLIORI AUSPICI.



La prima Assemblea che si é svolta sabato 31 gennaio, presso il Centro Italo-Venezuelano della cittá di Merida, é andata oltre le aspettative. Grazie all'eccellente organizzazione dell'Associazione andina, guidata dalla Presidente Prof.ssa Milena Agostinelli, la giornata che é stata offerta alle dieci delegazioni giunte da ogni parte del Paese rimarrá indelebile nelle nostre menti e nei nostri cuori. La docente universitaria ha saputo coinvolgere enti ed istituzioni che hanno collaborato con generositá e squisitezza con l'evento.
La sorpresa é iniziata dal mattino, quando la Governazione dello Stato Merida ha messo a disposizione dei convenuti due autobus per il trasporto dei delegati dall'albergo al Centro Italo Venezuelano, scortati da agenti motorizzati. Lí eravamo attesi dal Presidente Vincenzo La Rocca, il quale ha allestito un salone munito di internet e megaschermo. Sui tavoli, ogni partecipante trovava depliants e gadget di Cormetur (Corporazione meridegna di turismo) sulle bellezze storico-paesaggistiche della Regione, e libri e filmati a cura dell'Universitá di Los Andes (ULA). Presente all'incontro anche il presidente del Centro Culturale Italiano di Merida, Sergio Ranieri.
Dopo i saluti del Presidente della Federazione Giovanni Margiotta ed i ringraziamenti per la massiccia partecipazione di tutte le Associazioni che la compongono, il Dirigente Scolastico presso il Consolato di Maracaibo, Prof. Vincenzo Spezza, in rappresentanza delle massime autoritá italiane presenti sul territorio, ha letto i messaggi di auguri dell'Ambasciatore d'Italia in Venezuela Dr. Luigi Maccotta e del Console di Maracaibo Dr. Ivo Polacco, i quali hanno elogiato l'opera della Federazione, affermando che é sicuramente la piú attiva in Venezuela. Il Prof. Spezza poi ha dissertato sull'Abruzzo, parlando dei suoi dialetti e con una spolverata di storia e geografia che ha accattivato tutti i presenti.
Alla riunione ha voluto partecipare il rettore dell'ULA Mario Bonucci per un saluto, al quale il Vice Console Dr. Lorenzo Morello ha affidato il compito di leggere il giuramento della Giunta Direttiva dell'Associazione Civile Abruzzesi dello Stato Merida.
Si é proceduto con le informazioni da parte del Presidente Margiotta, il quale ha annunciato ufficialmente la nascita della decima Associazione Abruzzese del Distrito Bolivar dello Stato Zulia, con sede in Cittá Ojeda, che raccoglie i corregionali della Costa Orientale del Lago. La Prof.ssa Anna Colaiuda, neo presidente del costituendo sodalizio, ha partecipato alla riunione con una nutrita rappresentanza. Altro annuncio, il rinnovo del Consiglio Direttivo dell'Associazione Abruzzese del Municipio José Rivas dello Stato Aragua, con sede in La Victoria, il quale sará affidato alla guida dell'Ingegnere Anna Rita Di Giampaolo.
Il Presidente Margiotta ha informato che, dopo un lungo colloquio con i rappresentanti dell'Ufficio Emigrazione della Regione Abruzzo all'Aquila, si é messo a contatto con il Consolato Generale d'Italia in Caracas per dare il via alle polizze di assicurazione di assistenza sanitaria ai corregionali di cittadinanza italiana in stato di bisogno, secondo verbale della Regione del 30 settembre 2008, che ha stanziato la somma di 80.000.00 euro. La Regione ha comunicato che l'erogazione delle polizze avverrá tramite il Consolato Generale di Caracas. Pertanto, Margiotta ha chiesto ai vari presidenti di presentare un elenco dei beneficiari residenti nelle diverse zone del Paese.
Si é parlato della nuova Giunta Regionale, facendo gli auguri sia al Presidente Gianni Chiodi che all'Assessore Regionale per l'Emigrazione Mauro Febbo ed é stato ricordato che prossimamente si dovranno eleggere i nuovi rappresentanti al CRAM. Il Presidente ha inoltre chiesto alle Associazioni di rinnovare le proprie Giunte Direttive, cercando di includere dei giovani, oltre alla presentazione della lista dei soci che compongono i vari sodalizi. Infine ha chiesto la presentazione delle attivitá a realizzare nell'anno 2009 di ogni Associazione.
Altro annuncio importante, l'inaugurazione della pagina web della Federazione,
www.fedeabruzzoven.com, che marca l'inizio di una nuova era nella comunicazione dell'associazonismo in Venezuela con proiezione a livello mondiale. Per l'occasione é stato presentato un prototipo di scheda di iscrizione alle Associazioni, che servirá come censimento per stilare una statistica nazionale sull'abruzzese e i discendenti residenti in Venezuela, due novitá che hanno interessato tutti i presenti.
Con l'entrata delle nuove Associazioni é stato allargato il nuovo Comitato Giovanile Nazionale Abruzzese e in merito sono stati annunciati due importanti eventi che verranno organizzati dalla Federazione, ed é quello del Congresso Nazionale dei Giovani Abruzzesi in Venezuela entro la fine dell'anno e dulcis in fundo, l'elezione di Miss Abruzzo in Venezuela. Ogni Associazione dovrá eleggere la propria Miss e tra le dieci rappresentanti sará eletta quella definitiva che potrebbe partecipare a Miss Italia nel Mondo.
Conclusa l'Assemblea, dopo aver ascoltato a sorpresa il Coro dell'ULA, invitato da Vincenzo La Rocca, il Centro Italo ha offerto un pranzo squisito accompagnato da un tastierista italiano. Nel pomeriggio, secondo programma, visita alla cittá, e alle 8 di sera l'assistenza al ricevimento offerto dal Governatore dello Stato Merida e gentile signora nella loro residenza. Una serata indimenticabile. Le note degli inni nazionali italiano, venezuelano e meridegno suonate dall'Orchestra Sinfonica di Merida, precedevano l'atto protocollare: il Presidente Margiotta e il Vicepresidente Aldino Rasetta, a nome della Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Venezuela e dalla comunitá italiana locale, consegnava all'ecc.mo Governatore Dr. Marcos Díaz Orellana, persona molto gradita e amata in tutti gli ambienti dello stato andino, una targa in riconoscimento alla sua generositá e impegno a favore dei bisognosi e quindi anche dei nostri connazionali e corregionali. Stessa motivazione, veniva consegnata dal Vice Console Dr. Lorenzo Morello una targa alla Prima Dama Alessandra Agostinelli in Díaz, che si é commossa lasciandosi scappare qualche lacrima.
Al ricevimento é stato invitato a partecipare anche il giornalista Gianfranco Di Giacomantonio, realizzando un'intervista al Governatore che verrá trasmessa su Abruzzo24ore.tv (
www.abruzzo24ore.tv) Il Governatore si é dichiarato ben disposto ad un gemellaggio con la Regione Abruzzo e da qui subito si é messa in moto l'organizzazione per un evento cosí importante che verrá siglato con un dialogo in diretta, tra il Dr. Díaz Orellana e il Presidente abruzzese Gianni Chiodi. L'ampia disponibilitá del Governatore andino, la squisita ospitalitá della Prima Dama (da ricordare che é di origini abruzzesi), hanno sollevato un gran interesse visto che iniziative di interscambi culturali sono giá in programma tra Regione e Regione del Venezuela e, piú importante, ci potrá essere un'apertura commerciale con gli imprenditori abruzzesi e italovenezuelani. Tanto l'entusiasmo da parte dello stesso Governatore, il quale ha promesso di voler partecipare alla prossima Assemblea della Federazione programmata nella cittá di Valera.

Germana Pieri, L'ITALO, Maracaibo, Venezuela

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